Infiniti cassetti di legno con testine, lame, ricambi, pennelli per la pulizia, lozioni prebarba “preparate con una nostra ricetta esclusiva”. Vecchie pubblicità dove uomini sorridenti si accarezzano la faccia compiaciuti e soddisfatti delle meraviglie dei loro rasoi elettrici, i cui vecchi modelli facevano bella mostra di sé nelle vetrine sul bancone: Philips, Braun, Remington, Sunbeam. Era una capsula del tempo la Casa del rasoio elettrico di via Cimatori a Firenze, subito dietro Orsanmichele, un passo da piazza Signoria, due dal duomo. Il 31 dicembre 2018 il negozio ha chiuso definitivamente i battenti. Un altro esercizio storico – era aperto nel 1954 – che se ne va. Impossibile non leggere la malinconia sui volti, naturalmente sempre sbarbati alla perfezione, di Massimo Calvelli e Giovanni Mancini, i titolari. Che ricordano come agli esordi, ci fossero dietro al bancone tre postazioni per la riparazione, “e lavoravano tutte e tre a pieno ritmo. Sa, prima, si preferiva riparare piuttosto che gettare…”. Adesso quelle inconfondibili insegne dai caratteri vintage su via dei Cimatori rimarranno per sempre spente. Forse è il momento di citare Battiato: “La barba col rasoio elettrico non la faccio più”.